Per tutte quelle persone che abitano a Roma e che hanno la necessità di avere o semplicemente rinnovare il proprio permesso di soggiorno, viene messo a disposizione quello che è conosciuto come Sportello Unico della Questura, quello che in poche parole è a tutti gli effetti l’ufficio per l’immigrazione. Andiamo subito a vedere tutti i dettagli relativi a questo specifico ufficio, gli orari di apertura, i contatti a cui ci si può rivolgere ed altro ancora.
Ufficio Immigrazione di Roma: sportello unico Questura per permesso di soggiorno
Prima di entrare in tutti i dettagli del caso, andiamo a spiegare di cosa si tratta quando parliamo di ufficio immigrazione. Entrando maggiormente nello specifico, è una struttura che è presente e attiva in qualsiasi prefettura che mette a disposizione dei cittadini diversi servizi. Tra questi, ad esempio, troviamo quello relativo ai permessi di soggiorno, che in Italia viene rilasciato direttamente dalle Questure in base alla provincia di residenza del cittadino straniero.
La richiesta di questo permesso di soggiorno deve necessariamente essere effettuata entro otto giorni lavorativi, escludendo dunque i festivi e la domenica. Tutti i cittadini stranieri che hanno una età superiore ai 16 anni, devono sottoscrivere con lo Stato non solo il permesso di soggiorno di cui vi abbiamo parlato fino a questo momento, ma anche un altro specifico documento che prende il nome di Accordo di Integrazione. Inoltre, lo Sportello Unico mette a disposizione del cittadina straniero anche altri ulteriori servizi: a partire, ad esempio, dal rilascio del nulla osta per le assunzioni dei lavoratori stranieri, in cui il datore di lavoro richiede questo documento attraverso una procedura telematica che si può trovare sul sito del Ministero dell’Interno. Poi sarà compito dello Sportello Unico, dopo aver ricevuto il parere da parte della Questura e della Direzione Territoriale del Lavoro, ad analizzare se il richiedente dispone di tutti i requisiti necessari per ricevere il nulla osta. In caso affermativo, lo Sportello Unico procederà con il rilascio del documento.
Ma non è finita qui. Un cittadino straniero, che si trova regolarmente in Italia con tanto di permesso di soggiorno con una validità non inferiore ad un anno, ha la possibilità di richiedere allo Sportello Unico il nulla osta per un ricongiungimento familiare con un coniuge maggiorenne e non separato legalmente, con i figli minorenni non coniugati (con il consenso da parte anche dell’altro genitore) o con i figli maggiorenni a carico per invalidità e infine con i genitori a carico: in quest’ultimo caso, però, il nulla osta può essere richiesto se i genitori non hanno altri figli presenti nel Paese di provenienza oppure se hanno un’età superiore ai 65 anni e hanno altri figli che non sono in grado di mantenere per gravi problemi di salute. Infine, un cittadino straniero presente regolarmente in Italia con un permesso di soggiorno valido per studio, lavoro stagionale oppure tirocinio, può chiedere, rivolgendosi sempre allo Sportello Unico, di convertire il proprio permesso di soggiorno per verificare la disponibilità delle quote di ingresso per lavori subordinati.
Orari, contatti e numero di telefono dell’Ufficio Immigrazione a Roma
Per quanto riguarda Roma, gli uffici relativi allo sportello unico sono presenti in via Ostiense 131/L. Entrando maggiormente nel dettaglio, lo Sportello Unico Immigrazione della Capitale riceve in giorni e orari specifici, ovvero il lunedì, il martedì e il giovedì ed è aperto dalle 8.30 fino alle 11.30. Per poter prendere un appuntamento, però, è necessario riceve una comunicazione da parte dello stesso Sportello Unico via mail, che è la seguente: immigrazione.prefrm@pec.interno.it. Lo stesso indirizzo e-mail è utile anche per poter avere nel dettaglio tutte le informazioni di cui si ha bisogno per conoscere nel dettaglio quello che è lo stato di avanzamento della propria pratica. Ma non è finita qui. Per avere la possibilità di prenotare il primo ingresso è obbligatorio accedere al sito del Ministero dell’Interno con la propria utenza SPID. Anche in questo caso, esiste un indirizzo specifico a cui fare riferimento, che è il seguente: nullaostalavoro.dlci.interno.it. Tutti i vari documenti, gli allegati e le comunicazioni che arrivano all’indirizzo mail di cui vi abbiamo parlato in precedenza vengono prima protocollate e in seguito collegati allo specifico protocollo di pertinenza. Proprio per questo motivo, tutti coloro che trasmetteranno il materiale necessario dovranno indicare nell’oggetto della mail il codice identificativo relativo alla domanda di nulla osta, al test di italiano oppure all’accordo di integrazione a cui si riferisce la mail che si sta inviando.
Dove si trova questo codice identificativo? Chi avanza una richiesta può trovare questo specifico dato sulla ricevuta di invio della domanda stessa. Entrando maggiormente nello specifico, per quanto riguarda le richieste di nullaosta questo codice identificativo inizia con RM ed è poi composto da dieci cifre numeriche. Il codice identificativo relativo all’accordo di integrazione viene invece riportato sulla prima pagina dell’accordo che viene firmato e sottoscritto. E’ utile anche specificare che tutte le email che non contengono il codice identificativo nella parte relativa all’oggetto non verranno né accettate né protocollate. Lo stesso discorso vale anche nel caso in cui le email dovessero contenere una documentazione riferita però a più pratiche. Inoltre, anche se la casella di posta elettronica certificata (quella che tutti conoscono come PEC) è in grado di ricevere le mail provenienti da indirizzi di posta non certificata, il consiglio è comunque quello di comunicare e avanzare la richiesta sempre tramite PEC. In precedenza vi abbiamo accennato al fatto che tramite lo Sportello unico è possibile anche avanzare una richiesta per quanto riguarda il test di italiano.
Solitamente, la data di convocazione per portare a termine questo test viene fissata entro 60 giorni dalla data in cui viene presentata la domanda. Una volta trascorso questo termine, si deve inviare una mail all’indirizzo descritto in precedenza, allegando all’interno una scansione del proprio permesso di soggiorno. Nel caso in cui si verificasse un’assenza ingiustificata al test, l’interessato non potrà avanzare una nuova richiesta se non dopo 90 giorni dalla data in cui era fissato il test stesso. Una persona può comunque non presentarsi, ma solo in caso di giustificazione valida: in poche parole, le uniche motivazioni accettate è che un individuo non si presenti al test in caso di problemi di salute. E’ però necessario presentare un certificato medico che attesti il reale problema di salute che deve essere sottoscritto da un medico dell’ASL o dal proprio medico di base. Questo certificato medico deve necessariamente essere presentato alla Commissione lo stesso giorno in cui è stato fissato il test. Nel caso in cui il richiedente non dovesse superare il test, non potrà prenotarne un altro prima dei 90 giorni dalla data in cui ha effettuato il test stesso. Vi abbiamo parlato in precedenza anche dell’accordo di integrazione. Ma di cosa si tratta, nello specifico? E’ uno strumento che serve, come si può immaginare, per aiutare un cittadino straniero che entra per la prima volta in Italia nell’integrazione. Questo accordo, però, è valido solamente per le persone che richiedono un permesso di soggiorno da una durata che non sia inferiore ad un anno. Una volta firmato e stipulato tale accordo, l’individuo si impegna nel raggiungimento di specifici obiettivi relativi all’integrazione, che devono essere necessariamente raggiunti nel periodo in cui il permesso di soggiorno è valido. Entrando maggiormente nel dettaglio, il richiedente dovrà conseguire tre traguardi: in primis, deve garantire ai figli minori il diritto di ricevere un’istruzione.
Inoltre, deve frequentare quella che viene definita come sessione di formazione civica, un incontro che viene fissato direttamente dallo Sportello Unico o dalla Questura nel momento in cui avviene il primo ingresso. Infine, per poter stipulare l’accordo di integrazione, la persona che lo richiede deve acquisire un livello quanto meno elementare di conoscenza della lingua italiana (per la precisione, deve riuscire a raggiungere il livello A2 relativo al Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue). Sarà poi compito dello Stato quello di impegnarsi per poter procedere e sviluppare il processo di integrazione da parte dello straniero. Per poter rinnovare il proprio permesso di soggiorno, lo straniero nei primi due anni dovrà per forza raggiungere un totale di trenta crediti. Sarò poi lo Sportello unico, al termine di questi due anni, a verificare il livello di integrazione raggiunto da parte dell’individuo, che sarà invitato a presentare tutta la documentazione per poter ricevere ulteriori crediti (i documenti da presentare sono, ad esempio, i titoli di studio, i certificati di frequenza scolastica dei figli e così via). Nel caso in cui lo straniero non dovesse riuscire a raggiungere la soglia dei 30 crediti è prevista la proroga di un anno dell’accordo: questo specifico caso si registra nel caso in cui lo straniero riceva da 1 a 29 crediti. In caso contrario, ovvero se i crediti fossero zero o addirittura inferiori a zero, si procede con la revoca del permesso di soggiorno o con il rifiuto del rinnovo, con conseguente espulsione della persona dal territorio nazionale. Tutte le persone che sono dotate di un permesso di soggiorno per motivi familiari non sono soggetti alla verifica di questo accordo.
Portale dell’Immigrazione Roma: l’ufficio online
Per coloro che non hanno la possibilità di recarsi fisicamente in Questura a Roma, viene messo a disposizione quello che viene definito come Portale dell’Immigrazione: si tratta, nello specifico, di uno strumento utile dedicato a tutte quelle procedure che riguardano il rilascio e il rinnovo delle carte e dei permessi di soggiorno. Questo Portale è stato voluto fortemente dal Ministero dell’Interno ed è stato promosso in collaborazione con Anci e Poste Italiane. Tutti i cittadini comunitari che hanno intenzione di stabilirsi in Italia (o comunque in un altro Paese appartenente all’Unione Europea), non sono costretti di richiedere la carta di soggiorno. Ma, in ogni caso, dopo che sono trascorsi i primi tre mesi dal primo ingresso, è obbligatorio iscriversi all’anagrafe del proprio comune di residenza. Le cose cambiano invece per quanto riguarda i soggiorni inferiori ai tre mesi: in questo specifico caso, infatti, non è più richiesto effettuare alcuna domanda. Inoltre, i familiari extracomunitari di un cittadino comunitario hanno l’obbligo di chiedere la carta di soggiorno solo per i soggiorni superiori ai tre mesi. Per fare ciò, devono presentare una domanda alle Poste Italiane oppure direttamente in Questura. Comunque, tutte le informazioni, l’assistenza e la consulenza necessaria vengono offerte a titolo gratuito da parte dei Comuni e dei Patronati.
Collegandosi al Portale dell’Immigrazione, vengono messi a disposizione diversi servizi: entrando maggiormente nello specifico, nella sezione dedicata agli stranieri viene data la possibilità di verificare quello che è lo stato di avanzamento di una determinata pratica. Inoltre, nell’area dedicata invece ai comuni e ai patronati è possibile compilare, per via telematica, il modulo relativo alla richiesta, che poi in un secondo momento il cittadino straniero dovrà necessariamente presentare in tutti quegli uffici postali che sono abilitati nell’accettazione di queste domande. Insomma, nel Portale dell’Immigrazione sono presenti delle specifiche sezioni in cui si possono effettuare determinate richieste. Ad esempio, come abbiamo già visto in precedenza, si può richiedere la Carta di Soggiorno per Stranieri che poi successivamente si deve presentare in uno degli Uffici Postali che sono abilitati.
Si può, inoltre, avanzare una domanda per quanto riguarda la certificazione anagrafica per tutti i cittadini che fanno parte dell’Unione Europea. Inoltre, sempre tramite il Portale dell’Immigrazione si può accedere ad un servizio che riguarda il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno per i cittadini stranieri (richiesta che poi successivamente deve essere presentata sempre in uno degli Uffici Postali aderenti) e infine si possono effettuare richieste di vario tipo, da mostrare poi in un secondo momento negli Uffici Immigrazione delle varie Questure. Inoltre, si possono ricevere tutte le informazioni necessarie su quello che è lo stato di avanzamento delle richieste di rinnovo o rilascio dei permessi di soggiorno attraverso il numero verde 800.200.309 (che è attivo tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 8:00 fino alle 20:00). Ma non solo. A disposizione viene messo anche un altro numero verde, utile per coloro che hanno bisogno di ricevere tutte le informazioni che riguardano gli Uffici Postali che sono abilitati. Il numero a cui ci riferiamo, che può essere contattato sempre dal lunedì al venerdì dalle 8:00 alle 2:00, è il seguente: 803.160.