Il territorio della provincia di Roma è molto vasto e variegato, anche per ciò che riguarda il vino. La superficie infatti è occupata per circa la metà da zone collinari dove si collocano anche la maggior parte delle coltivazioni di vigneti. Terreni vulcanici, laghi, pianure come quelle dell’Agro Pontino e colline, danno vita ad una grande varietà regionale di vini.
La produzione di vini nella provincia di Roma
Nell’intera regione Lazio, sono circa 20mila gli ettari di terreno utilizzati per la coltivazione di uve da vendemmia. La maggior parte della produzione, circa il 72% riguarda i vini bianchi, mentre la restante parte interessa i vini rossi e rosé. Per ciò che riguarda le zone di produzione, il 26% dei vigneti viene coltivato in montagna, il 54% in collina e il 20% in pianura. In tutta la regione, quindi, si coltiva una grande quantità di vitigni sia autoctoni, ovvero la maggior parte, che internazionali. In base alla colorazione dell’acino d’uva distinguiamo i vitigni a bacca bianca e quelli a bacca nera. Nella regione, i vitigni a bacca bianca sono quelli più coltivati e occupano circa il 70% del totale. Tra i vitigni a bacca bianca più diffusi troviamo il Bellone che è molto diffuso soprattutto nella zona dei Castelli Romani, ma anche Trebbiani e Malvasie. Un altro vitigno coltivato nelle zone vicino Viterbo e a ridosso dei confini umbri, è il Grechetto.
Per ciò che riguarda, invece, i vitigni a bacca nera, il più importante prodotto nel Lazio è senza dubbio il Cesanese. Come accennato in precedenza, invece, è di molto minore la coltivazione di vitigni internazionali.
I territori maggiormente interessati dalle coltivazioni vinicole sono i Castelli Romani in cui prevale la coltivazione di Malvasia, Trebbiano e Bellone (uve a bacca bianca) e Cesanese, Sangiovese, Montepulciano, Merlot, Ciliegiolo e Bombino (uve a bacca nera).
Nella zona della Ciociaria, quindi che interessa le zone della provincia di Frosinone, troviamo la coltivazione del Cesanese (uva a bacca nera) e il Genazzano, sia bianco che rosso. Mentre, invece, nella provincia di Latina si coltivano maggiormente vitigni a bacca nera come Aprilia e Circeo DOC, nella provincia di Viterbo, invece si coltivano soprattutto vitigni a bacca bianca come Trebbiano e Malvasia. Da non dimenticare, in ultimo, è la provincia di Rieti in cui si trovano i vigneti de I Colli della Sabina DOC.
I migliori vini DOC e DOCG nella provincia di Roma
La provincia di Roma annovera tra le sue coltivazioni e produzioni vinicole due DOCG e diciotto DOC. Queste due diciture rappresentano quelle qualitativamente migliori all’interno della piramide per la valutazione dei vini italiana. Il termine DOC sta a significare Denominazione di Origine Controllata, ovviamente per poter accedere a questa etichettata, la produzione deve rispettare dei precisi standard sia qualitativi che quantitativi. La dicitura DOCG, invece, sta per Denominazione di Origine Controllata e Garantita, questo termine viene utilizzato per i vini già DOC che abbiano raggiunto determinati standard di vendita e qualità.
Per i vini certificati DOCG, il primo che menzioniamo è il bianco Cannellino di Frascati mentre il secondo è il Frascati Superiore. Entrambi questi vini sono prodotti con vitigni di Malvasia bianca di Candia e Malvasia del Lazio, Bellone, Bombino bianco, Greco, Trebbiano Toscano e Trebbiano giallo.
Per i diciotto vini che hanno ottenuto invece la certificazione DOC, partiamo dalla DOC Aprilia presente in diverse tipologie, sia rosso che bianco ma anche merlot e rosato.
Il Bianco Capena, invece, che è presente solo come vino bianco; c’è poi la DOC Castelli Romani prodotta anche in provincia di Latina e anche in questo caso è presente in diverse varianti, bianco secco, frizzante e amabile e rosso sempre secco, amabile e novello. E’ presente anche la versione rosata nelle stesse varianti del bianco.
Delle stesse tipologie è disponibile anche la DOC Cerveteri che nasce dai vitigni di Trebbiano toscano, Malvasia bianca di Candia, Sangiovese, Montepulciano e Merlot.
Un altro vino rosso con la denominazione DOC è il Cesanese di Affile che prende il nome dal vitigno dal quale è prodotto. Partendo dal Cesanese di Affile DOC e aggiungendoci il Cesanese comune nasce la DOC Cesanese di Olevano, altro vino rosso presente in diverse varietà tra cui quella dolce, amabile e dolce frizzante.
La lista continua poi con la DOC Colli Albani, un vino bianco presente anche nelle varianti di novello, superiore e spumante. La DOC Colli della Sabina, prodotta anche in provincia di Rieti che viene ottenuta dai vitigni di Malvasia del Lazio, Trebbiano toscano, Trebbiano giallo, Sangiovese e Montepulciano, sia bianco che rosso.
Ancora, la DOC Colli Lanuvini, la DOC Frascati dalla quale sono nate poi le sopracitate DOCG di Cannellino di Frascati e frascati Superiore.
La DOC Genazzano, la DOC Marino, la DOC Montecompatri Colonna, la DOC Nettuno, La DOC Roma, la DOC Tarquinia, DOC Velletri e in ultimo per ciò che riguarda la provincia di Roma c’è la DOC Zagarolo.
Insomma, per gli appassionati del mondo vitivinicolo, il territorio del Lazio e la provincia di Roma nello specifico sono vere e proprie scoperte. Non resta che provarli per trovare quello migliore da accompagnare ad ogni portata.