Nel panorama italiano dell’architettura, e degli studiosi che alla progettazione hanno dedicato la loro vita professionale, Benedetto Todaro è una figura che spicca per il suo impegno costante nell’alimentare l’ecosistema dei creativi, attraverso l’accademia di design e arti applicate Quasar di Roma che lui stesso ha fondato nel 1987 insieme a Silvia Benedetti de Cousandier e di cui oggi è direttore scientifico.
Benedetto Todaro, la storia dello studioso e docente di architettura e design
Studioso e docente di architettura e design, Benedetto Todaro è stato dal 1980 al 2013 professore di Progettazione Architettonica e Urbana presso la Facoltà di Architettura dell’Università La Sapienza Università di Roma, di cui è stato anche preside dal 2006 al 2009. Nel 2004 ha fondato il Dottorato DRACo (Dottorato di Ricerca in Architettura e
Costruzione) della Sapienza, di cui è stato Coordinatore fino al 2013, orientandone la ricerca verso i temi dell’housing e del progetto urbano.
Dal 2003 al 2006 ha fatto parte del Comitato Tecnico Scientifico della “Casa dell’Architettura” di Roma. È stato Advisor for International Affairs per l’area metropolitana di Incheon, in Corea del Sud, dal 2011 al 2013.
Dal 2012 al 2014 è stato Presidente della Commissione Nazionale MIUR di Valutazione per l’Abilitazione Scientifica Nazionale nel settore D/1 Composizione Architettonica.
È stato anche Commissario per la nomina della Città della Cultura 2018 per conto della Regione Lazio. È stato, sempre per la Regione Lazio, membro del comitato per la valutazione delle “Startup Culturali e Creative” e del Comitato Tecnico Scientifico in qualità di “esperto in materia di progettualità integrata che ha come tema la valorizzazione territoriale”. Ha svolto ricerche d’interesse nazionale sui quartieri residenziali di iniziativa pubblica dal secondo dopoguerra in Italia e in Europa. Tra i suoi progetti e realizzazioni figurano gli edifici residenziali nei PDZ Tor de’ Cenci e Grottaperfetta e la riqualificazione del comparto Torpignattara-Casilino.
Ha collaborato con l’Accademia d’Egitto sia per la riqualificazione dell’edificio, sia come speaker a conferenze ed eventi organizzati dall’Accademia stessa; è stato, per esempio, responsabile scientifico del workshop di progettazione “Urban Re-Design & Development of Tahrir Square”, in collaborazione con The American University in Cairo. Per incarico di Sapienza Università di Roma e per conto del Dipartimento AR_COS è stato responsabile scientifico e coordinatore del gruppo di progettazione per il Nuovo Campus di Sapienza Università di Roma nel Centro Direzionale Pietralata, curando la sede delle facoltà umanistiche e la sistemazione della Piazza dell’Università.
Benedetto Todaro e il Quasar Institute for Advanced Design a Roma
Questo bagaglio di studi, competenze e passioni, quasi quarant’anni fa è stato riversato da Benedetto Todaro nel Quasar Institute for Advanced Design (qui la storia della nascita). Ma che cosa distingue questa accademia dalle altre scuole di alta formazione nelle arti applicate? Lo spiega lo stesso Benedetto Todaro: “La differenza dalle altre strutture apparentemente consimili è segnata sin dalla nascita. In genere i promotori che decidono di investire nel campo della formazione fondando una scuola lo fanno nella prospettiva di un ritorno economico” spiega Benedetto Todaro. “Scelgono settori disciplinari e formule didattiche che garantiscano il maggior successo di mercato selezionando di conseguenza corpo docente, sedi, strutture e programmi. Alcune di queste scuole basate sul profitto riescono poi – nel tempo – a guadagnarsi anche autorevolezza e prestigio, ma l’orientamento al profitto resta pur sempre l’invariante di base inscritto nel loro codice genetico. Quasar Institute for Advanced Design nasce spontaneamente da un piccolo nucleo di giovani professionisti (architetti e designer) e di giovanissimi studenti riuniti in quello che entrerà nella storia (almeno nella storia moderna di Roma) come “Lo Studio di Porta Pinciana” (1970-1987). Il campo d’interesse originario, architettura e design, è quello cui tutti i primi protagonisti appartengono, non è frutto di calcolo, ma di passione. Come per le prime università medioevali (Bologna in primis) quello che distingue lo spirito dei primordi, sia per i professionisti sia per i più giovani, è la totale libertà e il piacere della scoperta. L’interesse comune per la materia e la professione che hanno scelto. Studiare, sperimentare, confrontarsi senza gerarchie a formare una sorta di cenacolo – non a caso la campagna promozionale 2024 collega idealmente Quasar alla Scuola di Atene- Ore e giorni trascorsi insieme alternando lavoro su commissione a speculazione teorica e ricerca. Didattica con esperimenti dal vivo: un modo per offrire tirocinio ai meno esperti, riflettere sulla natura e sui contenuti della professione e far pratica sulla trasmissione delle esperienze, sulla formazione professionale e sull’educazione alla vita”.
Era il 1987 e le attività di Quasar erano alimentate, gestite e ospitate dallo studio professionale di Benedetto Todaro, Silvia Benedetti de Cousandier e altri colleghi (De Luca, Kamenicky, Pacini) opportunamente aperto su strada, come una bottega, al n° 10 di via di Porta Pinciana a Roma. Ricorda ancora Benedetto Todaro: “Nel 1987 l’afflusso spontaneo di discepoli diviene così intenso e regolare da imporre una maggiore organizzazione che presto porta alla necessità di cambiare sede. Dallo Studio Quasar (questo il nome adottato) nasce l’Istituto Quasar che dal 1990 si trasferisce prima a Viale Regina Margherita e poi a Via Nizza sempre osservando l’etica secondo cui le rette degli studenti si impiegano per compensare i docenti e migliorare le attrezzature.
La mancanza di Investitori non chiede dividendi né lucro: le disponibilità eventualmente eccedenti le spese si reinvestono sistematicamente nell’implementazione delle attrezzature e della biblioteca. A partire dal 2016 l’Istituto, con la denominazione attuale di Quasar Institute for Advanced Design, è ospitato in Via Crescenzio in una sede ampia e comoda dotata di ogni sussidio tecnologico e di una importante biblioteca specializzata, per svolgere la sua funzione con lo stesso spirito delle origini, ma con una solidità ed un’autorevolezza che il tempo trascorso e i risultati conseguiti possono ben testimoniare”.