Ormai da parecchi anni a questa parte, l’enorme Gazometro che sorge a Roma, per la precisione nel quartiere Ostiense, è diventato uno dei principali simboli riguardanti l’archeologia industriale della Capitale. Negli ultimi anni, inoltre, è stato oggetto anche di numerosi discussioni su quella che, nelle intenzioni, porterebbe ad una riqualifica e un riutilizzo della struttura. Come già accennato in precedenza, il Gazometro si trova nei pressi della Via Ostiense: per essere più precisi, si trova in Via del Commercio e si tratta nello specifico di un enorme cilindro di acciaio, alto circa novanta metri e che attualmente abbandonato a se stesso. Una struttura che necessita, come già detto, di essere rivalutata al più presto.
La storia del Gazometro di Roma Ostiense
Il Gazometro presente nei pressi del quartiere Ostiense a Roma non è propriamente una vera opera d’arte. Ma con sé si porta dietro una storia comunque importante e che vale la pena ripercorrere. Questa struttura occupa un’area da duecento metri cubi e si ritrova assieme ad altri tre gazometri. Due di questi risultano essere anch’essi inutilizzati, mentre il terzo è stato trasformato in un enorme parcheggio. I due gazometri più piccoli furono costruiti nel 1910, mentre quello più grande, quello presente nella zona Ostiense, è stato eretto qualche anno più tardi, esattamente nel 1937. In realtà, la realizzazione di questo gazometro fu tutto sommato abbastanza veloce. Il progetto fu portato avanti dall’Ansaldo di Genova, che aveva cominciato i lavori già nel 1935, anno in cui fu effettuato un collaudo per verificare le lamiere necessarie proprio per la costruzione di questo enorme cilindro d’acciaio. Nel corso della costruzione della struttura si verificarono alcuni leggeri ritardi, a causa soprattutto di un approvvigionamento delle materie prime che è risultato più lento del previsto. Successivamente si verificò un ulteriore problema, in quanto fu necessario aumentare notevolmente (circa il settanta per cento) dei pali che dovevano essere usati come fondamenta. Il Gazometro nella zona Ostiense di Roma entrò in funzione a tutti gli effetti nel 1937 e fin da subito ha suscitato intorno a sé numerose critiche e discussioni, tanto che alcuni ritardi nei lavori furono causati proprio da alcune polemiche: ad esempio, è stato ritardata la costruzione dell’ascensore esterno, ritenuto fin troppo visibile in una struttura già così enorme. Alla fine, per la realizzazione furono usati in tutto 1551 pali infissi, per una altezza di quasi novanta metri e un diametro pari a 63 metri. Nel corso degli anni, inoltre, sono stati effettuati alcuni lavori di manutenzione straordinaria: per la precisione, questi lavori sono stati eseguiti nel 1966, due anni più tardi nel 1968 e infine nel 1974. Questa struttura è stato per lungo tempo un vero e proprio simbolo della città di Roma, soprattutto per il suo utilizzo: questo enorme cilindro, infatti, veniva usato in particolar modo per accumulare tutto il gas cittadino, che era in grado di mischiare gas, idrogeno e metano. Questo gas veniva poi utilizzato per usi prevalentemente domestici, ma anche per quella che era l’illuminazione della città. Con il passare del tempo, ma soprattutto a causa dell’introduzione e della diffusione del gas a metano, il gas cittadino veniva utilizzato sempre meno. Con il gas di città che scompariva, man mano anche i gasometri hanno perso la loro funzione.
Negli ultimi anni, tutta l’area attorno al Gazometro è stata oggetto di alcune determinate iniziative, che avevano come principale obiettivo quello di provare a riqualificare tutta la zona. Il problema, però, è che tali lavori di riqualificazione vanno avanti molto a rilento, tanto che più delle volte non sono stati nemmeno conclusi. Nel 2006, il Gazometro è stato “vestito a festa” in occasione della Notte Bianca, quando fu trasformato in quello che poi è stato definito come Luxometro. In tale circostanza, infatti, tutta la struttura è diventata una sorta di opera luminosa , in cui furono utilizzati più di dieci chilometri di fibra luminosa, che a sua volta era formata da più di un milione di lampadine led. Questa fibra luminosa è stata disposta successivamente lungo tutto il corpo metallico del Gazometro. Uno spettacolo di luci e di metallo, che si spera di poter ripetere prossimamente. Lo scorso anno, nel 2017, sono stati festeggiati gli ottanta anni da quando il Gazometro entrò in funzione, anche se ormai da parecchio tempo la struttura non viene più praticamente utilizzata. Ma è comunque rimasto un monumento che testimonia quella che in passato era la città di Roma. In occasione dei festeggiamenti per gli ottanta anni del Gazometro, è stata organizzato un evento da parte del comitato “Luci sul Gazometro” e che ha visto la partecipazione della Banda della Polizia Locale. A questa iniziativa hanno preso parte anche alcuni attori, registi, giornalisti e scrittori. Lo stesso comitato ha poi lanciato un appello per la messa in sicurezza della stessa struttura: l’obiettivo vero e proprio è quello di trasformare questo enorme cilindro di metallo in un vero e proprio monumento di archeologia industriale.
Locali a Roma Ostiense vicino al Gazometro
Se il Gazometro di per sé non è funzionante (nonostante i diversi tentativi di riqualificazione della struttura), nella zona attorno sono presenti diversi locali in cui poter andare nel caso in cui si dovesse decidere di visitare uno dei luoghi considerati storici di Roma. Soprattutto negli ultimi anni, tutta l’area che circonda il Gazometro del quartiere Ostiense ha visto una vera e propria invasione da parte di giovani, soprattutto grazie all’apertura di locali di tendenza, ristoranti e discoteche dove poter passare una serata diversa dal solito. Il tutto con un occhio anche al lato economico, perché questa zona è frequentata soprattutto da ragazzi giovai e che dunque ritengono più che importante dare un occhio anche al portafogli. In primo luogo, per chi desidera assaporare la cucina tipica romana, ma non solo, la soluzione ideale viene offerta da Gazometro 38, che come si può intuire dal nome si trova proprio in Via del Gazometro 38. Non si tratta di un semplice ristorante, ma di un locale in cui le ricette vengono letteralmente reinventate, come se la cucina fosse una sorta di laboratorio. Mantenendo comunque viva la tradizione romana. Inoltre, non è solo un ristorante dove andare a mangiare, ma in generale è un locale in cui ci si può recare nel post cena semplicemente per bere un buon cocktail tra i tanti che vengono messi a disposizione. Insomma, un locale ideale per chi si vuole godere una serata in tranquillità (spesso viene proposta anche musica dal vivo) in una location particolare come quella che regala il Gazometro. Un altro locale nei dintorni del Gazometro molto frequentato è anche il Mercat Bistrot e Old Bar, che si trova in particolare in Via del Gazometro 44. Si tratta in particolare di un locale che viene gestito da una ragazza, in grado di regalare una atmosfera allo stesso accogliente e calorosa. Lo stile di questo locale ricorda vagamente quello parigino, con tanto di musica jazz-swing degli anni ’20. Gli arredi, invece, ricordano più uno stile inglese. Per quanto riguarda l’offerta, il locale offre diversi tipi di vini da degustare, del tutto naturali e tradizionali. C’è spazio anche per gli amanti della birra, con tre spine a rotazione: si tratta di birre tutte assolutamente biologiche, tanto che ce ne è anche una per i celiaci. Una particolarità di questo locale sono le centrifughe. Per quanto riguarda il cibo, invece, non c’è una classica offerta gastronomica: tutti i prodotti che vengono proposti, vengono consumati giornalmente , in base alla disponibilità e alla stagione. Nulla viene congelato.
Per coloro che invece amano il sushi e il cibo giapponese in generale, la zona attorno al Gazometro propone un paio di ristoranti da non perdere: stiamo parlando in particolare di Sushi Doku (in Via del Gazometro 32) e di Sakana Sushi (in Via del Gazometro 54). Si tratta di due ristoranti molto apprezzati, come dimostrano anche le numerose recensioni molto positive presenti sul web. Per chi invece preferisce un ristorante che offre specialità italiane, la soluzione ideale è rappresentata da “L’Insalata Ricca”, situata in Via del Gazometro 62. Questo ristorante apre sia a pranzo (dalle 12 alle 15.30), che a cena (dalle 19 fino alle 23.30). Questo locale è aperto ormai da diversi anni (dal 1983, per la precisione) e nasce da una idea innovativa, ovvero quella di proporre alla clientela un piatto unico composto da ricche e gustose insalate. In poche parole, questo tipo di locale è rivolto soprattutto a coloro che non hanno molto tempo a disposizione e che necessitano un pranzo veloce. Ma non solo. Oltre alle insalatone, questo ristorante offre anche i tipici primi e secondi piatti, ma anche antipasti e bruschette. Il tutto ad un prezzo tutto sommato non proibitivo. Infine, concludiamo con il dolce: nella zona nei pressi del Gazometro, infatti, è presente anche una pasticceria di altissima qualità: stiamo parlando della “Crochon Noel Joseph Pasticceria”, che in diverse recensione viene definita addirittura come la migliore pasticceria di tutta Roma. Questa pasticceria si trova di preciso in Via del Gazometro 11, mentre per gli amanti del gelato non si può non visitare “Gelateria La Romana” (in Via Ostiense 48), aperta da poco, ma che in breve tempo è diventato un vero e proprio luogo di cult nella zona Ostiense. Con tanto di code chilometriche che lo testimoniano. In questo locale non si gustano solamente i classici gelati, ma anche diversi dolci, come ad esempio il profiterol semifreddo oppure la fontana di gianduia.