Sono molte le novità introdotte per quanto riguarda le Aliquote Tasi di Roma 2024. Prima fra tutte e l’abolizione della Tasi sulla prima casa, ad eccezione di abitazioni di lusso e le detrazioni Tasi per affittuari che abitano in un immobile ritenuto abitazione principale. Sono diverse le cose che sono cambiate, come sono diverse le modalità che sono rimaste invariate. Nell’articolo di oggi vi daremo tutte le informazioni necessarie affinché non dobbiate dimenticare nulla.
Aliquota Tasi Comune di Roma 2024
Non essendo ancora state deliberate dalla Giunta Raggi, l’aliquota Tasi a Roma per il 2024 non è ancora disponibile. In ogni caso quelle deliberate l’anno scorso sono comunque valide. Le dimore principali e le pertinenze relative A/1, A/8, A/9, avranno una Aliquota Tasi dell’1×1000. Mentre per quanto riguarda gli edifici di tipo rurale ad uso strumentale, avranno una Aliquota Tasi 2016 dell’1×1000.
Gli stabili che sono stati costruiti e indirizzati all’impresa costruttrice di vendita, e non sono stati venduti o locati, avranno una Aliquota dello 0,8×1000. Mentre, tutti gli immobili che non sono stati riportati, come case, negozi, uffici e capannoni, avranno una Aliquota dello 0,8×1000.
Nel caso si fosse un affittuario, la quota della Tasi è del 20% in caso in cui lo stabile non sia anche l’abitazione principale.
La tassa dei costi indivisibili ha scadenza nel comune di Roma il 16 giugno come acconto e il 16 dicembre come saldo completo. Le stesse date valgono anche per i comuni vicini di Campagnano, Ciampino, Fiano Romano, Fiumicino, Grottaferrata, Monterotondo e Subiaco.
Calcolo Tasi Roma 2024: le detrazioni
Per poter calcolare la Tasi a Roma e le rispettive detrazioni, è necessario utilizzare le regole per calcolare il valore dell’IMU, ovvero trovare la base obbligatorio della tassa che viene calcolata con ilprofitto catastale dell’immobile e darle nuovo valore del 5%.
Una volta ottenuto il risultato, che equivale al valore catastale, bisogna determinare la base Tasi che equivale alla base IMU Roma 2017, moltiplicando questo valore catastale per il coefficiente della tipologia di immobile, ovvero la categoria secondo questi valori:
- 160 = per tutte le abitazioni di gruppo A (ad eccezione della categoria A10), e categorie C2, C6 e C7.
- 140 = per tutti lecostruzioni dei gruppi B,C3,C4 e C5.
- 80 = per gli studi e gli uffici privati di categoria D5 e A10.
- 60 = per tutto il gruppo catastale D, ad esclusione di D5.
- 55 = per tutta la categoria C.
Per migliorarvi il calcolo riportiamo qui le categorie catastali più comuni, in modo che possiate capire a quale coefficiente corrisponde la vostra abitazione:
Le categorie catastali di tipo A hanno tra di loro diversi tipi di abitazioni. Prime tra queste troviamo le case di tipo signorile (A/1; C/6; A/10 o D/5), successivamente vi sono ledimore di tipo civile (A2). In seguito troviamo le abitazioni di tipo economico (A/3), gli alloggi di tipo popolare (A/4), e le abitazioni ultrapopolari (A/5). Sempre all’interno di questa categoria troviamo le case di tipo rurale (A/6), le abitazioni in villini (A/7), i palazzi e i castelli di tipo storico o di pregio artistico (A/9). Inoltre, sono parte della categoria A, gli uffici e gli studi privati (A/10), e le dimore tipiche di luoghi come rifugi, baite, sassi, trulli o baracche in zone terremotate (A/11).
Le categorie catastali di tipo B contengono invece edifici di tipo diverso. Al suo interno troviamo infatti i collegi e i convitti, gli educandati, i ricoveri, gli orfanotrofi, i conventi, gli ospizi, i seminari e le caserme (B/1). Sempre nella categoria B vi sono le case di cura e gli ospedali senza fini di lucro (B/2), le prigioni e i riformatori (B/3), gli uffici pubblici (B/4), le scuole e i laboratori scientifici (B/5), le biblioteche, i musei, le pinacoteche, le gallerie e le accademie (B/6), e i magazzini sotterranei per depositi (B/8).
Nelle categorie catastali di tipo C troviamo invecediversi negozi e botteghe (C1), i magazzini e i locali di deposito (C2), i laboratori per arti e mestieri (C3). Successivamente troviamo i locali per attività sportive (C/4), gli stabilimenti balneari (C/5), le stalle, le scuderie, le autorimesse e rimesse (C/6) e le tettoie sia chiuse che aperte (C/7).
All’interno delle categorie catastali D vi sono invece, opifici (D1), alberghi e pensioni (D2), teatri, cinema, sale per spettacoli o concerti (D/3). Vi sono anche ospedali e case di cura con fini di lucro (D/4), istituti di credito o cambio (D/5), fabbricati costruiti per le esigenze di un’attività industriale (D/7), edifici galleggianti o sospesi e ponti privati (D/10).
Scadenze pagamento Tasi Roma 2024
Come tutte le tasse, anche la Tasi Roma, che riguardi la prima casa, la seconda, o altri tipi di immobile ha delle scadenze. Come abbiamo già anticipato si può fare un acconto e pagare successivamente il saldo, o è possibile pagare tutto insieme. Le date sono le seguenti:
- Acconto: entro e non oltre il 18 giugno 2024.
- Saldo: entro e non oltre il 17 dicembre 2024.
- Soluzione unica: entro e non oltre il 18 giugno 2024.