La tassa di soggiorno a Roma è stata introdotta grazie alla delibera consiliare numero 67 dello scorso 28/29 luglio del 2010 e che è stata recentemente modificata con la delibera consiliare numero 44 del 24 luglio 2014.
Il contributo di soggiorno è previsto nei confronti di coloro che alloggiano all’interno di strutture ricettive della città e che non risultano essere iscritti all’Anagrafe di Roma Capitale. In generale, il contributo per la tassa di soggiorno viene prelevato direttamente dalla struttura ricettiva che ospita il turista, a prescindere dalla durata del suo viaggio. Dunque si paga per ogni giorno in cui si soggiorna nella località di mare, montagna, lago o città che viene scelta sia nel periodo invernale che in quello estivo, in base anche alla bassa o alta stagione. Il costo della tassa di soggiorno non è mai fisso. Ma viene calcolata a seconda delle tariffe che vengono stabilite dai singoli Comuni. Tali tariffe vengono deliberate in base alle potenzialità storico-artistiche che un determinato Comune può offrire ai turisti. Il contributo per la tassa di soggiorno può variare da un minimo di un euro, ma può raggiungere anche cifre più elevate pari anche a cinque o sei euro a persona.
Tassa di soggiorno a Roma 2024: le tariffe
Entrando maggiormente nello specifico, nel Comune di Roma esistono diversi tipi di tariffe, stabilite per gli alberghi in base al numero di stelle che un determinato hotel possiede. In particolar modo, la tariffa è pari a 3 euro al giorno a persone per gli alberghi a 1 stella e 2 stelle. Il contributo di soggiorno si alza a 4 euro al giorno a persona per gli alberghi a 3 stelle, per poi passare ai 6 euro al giorno a persona per gli hotel a 4 stelle e infine concludere a 7 euro al giorno a persona per gli alberghi a 5 stelle. Il contributo viene applicato per persona, fino ad un massimo di dieci pernottamenti consecutivi nell’anno solare, a condizione che vengano effettuati nella stessa struttura ricettiva. Le tariffe però cambiano per quanto riguarda gli agriturismi e le residenze turistiche alberghiere: in questi casi, la tassa di soggiorno è pari a quattro euro al giorno a persona. Poco meno invece è il contributo di soggiorno a Roma per i B&B, Affittacamere, case, appartamenti per vacanze e case per ferie: per queste categorie la tariffa ammonta a 3,50 euro. Per quanto riguarda i campeggi, le strutture ricettive all’aria aperta e aree attrezzate per la sosta temporanea, la tassa di soggiorno è di due euro.
La delibera numero sessantasei del 22 settembre 2011 ha invece disposto che gli stabilimenti balneari di Ostia, i bus turistici e i battelli sul Tevere partecipino in qualche modo al contributo di soggiorno attraverso un versamento forfettario sulla base delle presenze sul territorio di Roma Capitale di tutti quei soggetti non residenti e che usufruiscono di tal servizi.
A chi invece pernotta, anche in modo non continuato, per lunghi periodi di tempo per frequentare corsi di studio oppure per ragioni lavorative, allora il contributo di soggiorno è applicato fino ad un massimo di dieci pernottamenti complessivi nell’anno solare nella stessa struttura ricettiva, cinque giorni invece per le strutture ricettive all’aria aperta e campeggia. Se nel corso dell’anno solare si pernotta in diverse strutture ricettive, allora si dovrà pagare sempre una tassa di soggiorno in base alle regole descritte in precedenza.
Esenti al contributo di soggiorno Roma 2024
Ci sono però determinate categorie di persone che sono esentate dal pagamento della tassa di soggiorno. Stiamo parlando in particolare di minori entro il decimo anno di età. Ma anche coloro che pernottano all’interno di ostelli della gioventù, i malati e coloro che assistono i pazienti ricoverati presso strutture sanitarie, in quanto svolgono l’attività di accompagnatore per paziente. Inoltre, sono esenti dalla tassa del soggiorno pure i genitori accompagnatori di malati minorenni e che non hanno compiuto il diciottesimo compleanno.
Non è finita qui. Altra categoria di esenti dal contributo di soggiorno è anche quella relativa agli autisti di pullman e gli accompagnatori turistici che svolgono un’attività di assistenza nei confronti di gruppi organizzati dalle agenzie di viaggio. Tale esenzione viene applicata per ogni autista di pullman e per un accompagnatore turistico ogni 23 partecipanti.
Inoltre, è esente anche il personale appartenente alla Polizia di Stato e ad altre forze armate che svolge attività di controllo, di ordine e di sicurezza pubblica. Infine, sono esenti pure tutte le strutture ricettive di qualunque tipo.
Come pagare la tassa di soggiorno negli hotel di Roma
Esistono diversi modi per pagare la tassa di soggiorno a Roma per il 2024. Innanzitutto il pagamento può essere effettuato utilizzando contanti. Oppure con carta di credito, alla fine del proprio soggiorno e direttamente nelle strutture ricettive che successivamente rilasciano una ricevuta nominativa di pagamento. I gestori delle diverse strutture ricettive al termine di ciascun soggiorno riscuotono il contributo di soggiorno e ne rilasciano quietanza. Successivamente, provvedono al versamento direttamente a Roma Capitale. Nel rilasciare la ricevuta al turista, il titolare della struttura ricettiva dovrà evidenziare l’importo dovuto per quanto riguarda la tassa di soggiorno, separato rispetto alla somma dovuta per il pernottamento. Oppure potrà inserire il relativo importo della tassa di soggiorno in fattura, indicandola con la dicitura “operazione fuori campo IVA”.
La tassa di soggiorno è qualcosa di tributario e obbligatorio. In caso di mancato versamento da parte del turista, allora verranno applicate le sanzioni previste dal soggiorno.
Per poter assolvere agli obblighi del contributo di soggiorno è necessario registrarsi sul portale di Roma Capitale per quanto riguarda le persone fisiche, seguendo le procedure indicate. Una volta ottenuti i dati, è necessario accedere ai servizi online del portale e successivamente entrare nella sezione riservata ai contributi di soggiorno. I versamenti dovranno essere effettuati entro quindici giorni dalla fine di ciascun trimestre solare (16 gennaio, 16 aprile, 16 luglio e 16 ottobre).
A partire dall’ottobre del 2017 è possibile pagare il contributo di soggiorno anche attraverso il nodo nazionale dei pagamenti PagoPA. Per poter pagare tramite PagoPA è necessario presentare la comunicazione, al fine di ricevere l’Identificativo Univoco di Versamento (IUV). Senza tale certificato, non sarà possibile effettuare il versamento, nemmeno su bollettino di conto corrente bianco. A questo punto, una volta che viene confermata la comunicazione obbligatoria trimestrale, allora si potrà andare avanti con il pagamento attraverso diverse modalità. Lo si può fare direttamente online, cliccando sul tasto “Paga”, con carta di credito (selezionando il circuito a cui appartiene tale carta; così saranno visualizzabili i Prestatori dei Servizi di Pagamento, che accettano le carte di credito con le relative commissioni) oppure con addebito sul conto corrente. Oppure il pagamento può essere effettuato attraverso bonifico, utilizzando il servizio Mybank. Ma non solo. Il pagamento del contributo di soggiorno può essere completato anche presso gli uffici postali (utilizzando i bollettini PA premarcato) oppure presso tutti i Prestatori di Servizio di Pagamenti attestati su PagoPA. Inoltre, rimane comunque la possibilità di pagamento tramite Modello F24. In questo ultimo caso, devono essere utilizzati i seguenti codici tributo: 3936 (contributo di soggiorno), 3937 (interessi), 3938 (sanzioni).
Il nuovo conto corrente nel quale si deve versare l’importo è il seguente: 20046033, intestato a Roma Capitale Risorse Economiche Portale pagamenti online. Per tutti gli eventuali chiarimenti è possibile mandare una e-mail al seguente indirizzo: contributosoggiorno@comune.roma.it. Oppure si può anche visitare il sito internet ufficiale del Comune di Roma, www.comune.roma.it.