Quartieri di Roma: elenco, i più belli da visitare con accenni storici

I quartieri di Roma raccontano storie davvero straordinarie e affascinanti ed è il motivo per il quale, anche solo passeggiare tra le strade della Capitale, costituisce un momento di grande arricchimento culturale.

Se state programmando una gita a Roma, oppure se siete già in città e desiderate conoscere qualche dettaglio insolito della città di Roma allora siete nel posto giusto. Di seguito vedremo la storia dei quartieri di Roma e di quelli più belli e suggestivi.

La storia dei quartieri di Roma

Per “quartieri” si indicano delle precise suddivisioni urbanistica e storica di Roma. Tali suddivisioni si dividono in 4 gruppi toponomastici:

  • Rioni;
  • Suburbi;
  • Zone;
  • Quartieri. 

Quelli che interessano a noi, in questa sede, sono i quartieri. Con questo termine si indicano delle zone urbanistiche specifiche che si trovano al di fuori delle Mura aureliane e che circondano il centro storico.

A seguito del grande processo di estensione territoriale a cui la città di Roma andò incontro negli anni 1890-1920, l’Amministrazione segnalò la necessità di istituire nuovi quartieri e nuovi rioni, in aggiunta ai quindici rioni già esistenti, al fine di dare un nuovo e più ordinato assetto amministrativo e demografico alla città di Roma. Fu così che a partire dal 1911 e dopo l’istituzione dell’ultimo rione, Prati, vennero istituiti ulteriori quindici quartieri, assegnando al contempo anche un proprio stemma. I nuovi quartieri furono:

  • Flaminio;
  • Parioli;
  • Pinciano;
  • Salario;
  • Nomentano;
  • Tiburtino;
  • Prenestino-Labicano;
  • Tuscolano;
  • Appio-Latino;
  • Ostiense;
  • Portuense;
  • Gianicolense;
  • Aurelio;
  • Trionfale;
  • Milvio.

I nuovi quartieri, tuttavia, non mantennero sempre la stessa denominazione nel corso degli anni né comprendevano tutte le aree della città che, in quegli anni, era sempre più in espansione.

Ad esempio: fino al 1924 l’area abitata al nord del fiume Aniene non aveva una vera e propria denominazione e perciò mantenne quella provvisoria di Città Giardino – Aniene che poi diventerà, nel 1926, il quartiere Montesacro, denominato così in onore della Casa Sabauda.

Per un certo periodo, poi, l’attuale quartiere Pinciano, con una porzione annessa del quartiere Parioli venne denominato quartiere Vittorio Emanuele III, in onore all’allora Re d’Italia. La porzione territoriale a sinistra di Via Nomentana, invece, venne istituita come diciassettesimo quartiere e prese il nome di quartiere Savoia.

In altri casi, invece alcuni quartieri cambiarono più di una denominazione che a più riprese è stata poi modificata, come è accaduto al quartiere Milvio che nel 1935 assunse il nome Della Vittoria per poi divenire quartiere Delle Vittorie nel 1938 per poi assumere nuovamente la denominazione di quartiere Della Vittoria nel 1945.

Nel 1946, invece, accadde che il suburbio – così vengono denominati i territori oltre quartiere – Parioli venne frazionato in due parti: la parte a sud del Tevere mantenne il suo nome, mentre la parte a nord prese il nome di quartiere Tor di Quinto; nello stesso anno accadde inoltre che il quartiere Vittorio Emanuele III tornò al suo nome originale, Pinciano, mentre il quartiere denominato Savoia (parte del quartiere a sinistra di via Nomentana) prendesse il nome di Trieste.

Nel marzo del 1954, la giunta deliberò di effettuare una variazione nel dizionario toponomastico, in questo modo il suburbio Parioli venne diviso in due parti: quartiere Tor di Quinto e suburbio Tor di Quinto.

Fu soltanto nel 1961 che il Commissario Straordinario deliberò l’istituzione di altri diciassette quartieri, trasformando alcuni suburbi (cinque, per la precisione) in quartieri e assorbendo alcune aree dell’agro romano ( che a sua volta venne diviso in Zone).

Ad oggi i quartieri di Roma sono in totale 35 e, nello specifico, fanno parte dei quartieri di Roma anche i 3 quartieri marini in cui è suddivisa la città di Ostia che, lo ricordiamo, è la frazione litoranea del Comune di Roma. Più avanti vedremo quali sono e la loro attuale denominazione.

I quartieri più belli di Roma

Anche se i quartieri di Roma sono tutti davvero suggestivi e carichi di storia, tuttavia è innegabile che alcuni conservino più fascino di altri. Se vi trovate a Roma per la prima volta, e desiderate vedere qualcosa di diverso dalle solite mete, come Trastevere e Monti, vi consigliamo di visitare questi bellissimi quartieri.

Trieste

Si tratta del diciassettesimo quartiere di Roma (ex quartiere Savoia), si colloca a sinistra di Via Nomentana ed è particolarmente denso di storia. La parte orientale del quartiere è anche nota come Quartiere Africano per via dell’odonomastica, che ricorda le colonie del Regno d’Italia. Si tratta di un quartiere pensato per ospitare residenze destinate a cittadini di alto rango sociale. Non è un vaso infatti che proprio il quartiere Trieste ospita un complesso di edifici che prende il nome di Quartiere Coppedè, dal nome del suo architetto, Luigi (Gino) Coppedè. Il quartiere si compone di edifici eleganti dal gusto liberty; ogni palazzo è riccamente decorato con componenti diversissime ma allo stesso tempo coerenti ed eleganti. Il quartiere Trieste poi, è sede di ambasciate e istituti diplomatici di una bellezza unica e carichi di storia, frutto del genio di architetti del secolo scorso di chiara fama. Un altro importante edificio da non perdere assolutamente è Villa Albani, nota anche come Villa Torlonia.

Parioli 

Si tratta del secondo quartiere di Roma e quello che più identifica anche un certo stile di vita condotto dai suoi abitanti. Parioli è un quartiere ricco e benestante e d’altronde così è stato fin dall’inizio della sua fondazione. Non è un caso, infatti, se proprio nel quartiere Parioli sono ospitate alcune delle ville più belle di tutta Roma. 

Il quartiere venne completato definitivamente negli anni ‘50 e nel 1960 ospitò anche il Villaggio Olimpico in occasione delle Olimpiadi del 1960 che si svolsero proprio a Roma. Ad oggi il Villaggio Olimpico è conosciuto in tutto il mondo grazie anche al cinema che lo ha immortalato in moltissime pellicole trasformandolo in un simbolo non solo del quartiere ma anche di tutta la città.  

Se invece desiderate vedere qualche luogo di interesse storico, il quartiere Parioli ospita alcuni dei luoghi più iconici di Roma, come: Villa Ada e Villa Grazioli.

Ostiense

Si tratta del decimo quartiere di Roma e deve il suo sviluppo industriale alla volontà del famigerati sindaco di Roma Ernesto Nathan che, nel 1907, iniziò i lavori di costruzione di un’area industriale alle porte del futuro quartiere. L’impronta industriale è rimasta anche nell’edilizia urbana che, nel corso del tempo è andata via via a mescolarsi con un’edilizia più tradizionale, determinando un connubio unico che solo nel quartiere Ostiense è possibile osservare. Il quartiere ospita, inoltre, una delle zone più belle di Roma, la zona Garbatella, ricca di graffiti e opere d’arte murale contemporanea davvero bellissime. Uno dei simboli del quartiere Ostiense, con il tempo, è diventato il Gasometro (una struttura teorizzata fin dal 1782 come strumento di misurazione del gas in città), insieme alla Centrale Montemartini, una vecchia centrale termoelettrica oggi dismessa che attualmente ospita una sede distaccata dei Musei Capitolini.

Montesacro

Sedicesimo quartiere, quello di Montesacro è uno dei quartieri più immersi nel verde e che più rievocano l’edilizia originale, dove trovano posto piccoli villini di grande bellezza architettonica. Non è infatti un caso se l’antico nome del quartiere era proprio Città Giardino – Aniene. Oggi vale la pena fare un giro per il quartiere per rendersi conto della sua struttura originaria, ancora percettibile, e per la Riserva naturale Valle dell’Aniene, ospitata a due passi dal quartiere.

Prenestino – Centocelle

Se invece volete fare un giro verso uno dei quartieri in via di riqualificazione e brulicanti di modernità, allora non potete perdervi i quartiere Prenestino – Centocelle, il diciannovesimo quartiere di Roma. Una delle zone più famose è il Pigneto o, come viene anche descritta dai travel blogger più quotati, la Brooklyn di Roma. Anticamente era una zona poverissima e le abitazioni circostanti lo provano, tuttavia non fatevi ingannare, specialmente la sera, il Pigneto diventa sede di ristoranti dove gustare prelibatezze di tutti i tipi, eventi musicali all’aperto, vintage market e artisti della scena street. Spingendosi verso Centocelle, inoltre sarà possibile esplorare altre storiche zone come il Forte Prenestino, un forte militare costruito nel 1884 e oggi sede di eventi e attività culturali per i giovani del quartiere e l’Acquedotto Alessandrino, un acquedotto romano del III secolo a.C.   

Elenco dei quartieri di Roma

Come avevamo detto all’inizio del nostro articolo i quartieri Roma sono in totale trentacinque. I più antichi, quelli che sono stati istituiti per primi, a partire dal 1911, sono 15 (1-15), mentre quelli più recenti, istituiti con delibera del Commissario Straordinario, sono 17 (19-35) nel 1961.

A livello amministrativo si identificano con la lettera Q seguita da un numero progressivo romano:

  1. Q. I Flaminio
  2. Q. II Parioli
  3. Q. III Pinciano
  4. Q. IV Salario
  5. Q. V Nomentano
  6. Q. VI Tiburtino
  7. Q. VII Prenestino-Labicano
  8. Q. VIII Tuscolano
  9. Q. IX Appio-Latino
  10. Q. X Ostiense
  11. Q. XI Portuense
  12. Q. XII Gianicolense
  13. Q. XIII Aurelio
  14. Q. XIV Trionfale
  15. Q. XV Della Vittoria
  16. Q. XVI Monte Sacro
  17. Q. XVII Trieste
  18. Q. XVIII Tor di Quinto
  19. Q. XIX Prenestino-Centocelle
  20. Q. XX Ardeatino
  21. Q. XXI Pietralata
  22. Q. XXII Collatino
  23. Q. XXIII Alessandrino
  24. Q. XXIV Don Bosco
  25. Q. XXV Appio Claudio
  26. Q. XXVI Appio-Pignatelli
  27. Q. XXVII Primavalle
  28. Q. XXVIII Monte Sacro Alto
  29. Q. XXIX Ponte Mammolo
  30. Q. XXX San Basilio
  31. Q. XXXI Giuliano-Dalmata
  32. Q. XXXII Europa
  33. Q. XXXIII Lido di Ostia Ponente
  34. Q. XXXIV Lido di Ostia Levante
  35. Q. XXXV Lido di Castel Fusano

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